Per “Svezzamento” si intende quel periodo di transizione in cui il latte cessa di essere l’alimento esclusivo del bambino, il quale passa gradualmente ad una dieta mista che comprende, oltre al latte, cibi diversi, dapprima semi liquidi poi solidi.
L’ESPGHAN (società Europea di Gastroenterologia e Nutrizione Pediatrica) e AAP (accademia pediatria americana) e WHO ritengono fondamentale che lo svezzamento avvenga non prima del 4° mese e non dopo il 6° mese, questo perché, dopo il 6° mese, le esigenze nutrizionali del bambino cambiano.
Il PREREQUISITO FONDAMENTALE per iniziare lo svezzamento è una corretta VALUTAZIONE DELLA CURVA DI CRESCITA, quindi fondamentale una valutazione regolare da parte del vostro pediatra.
Infatti irischi legati ad una introduzione precoce di cibi diversi dal latte potrebbe portare ad una riduzione dell’effetto protettivo dell’allattamento materno ad uno sbilanciamento della dieta del lattante verso una alimentazione ipocalorica, ad una sensibilizzazione allergica.
ATTENZIONE: ZUCCHERO E SALE!
Zuccheri incriminati: monosaccaridi (glucosio e fruttosio) e disaccaridi (saccarosio)
Studi scientifici dimostrano che i lattanti assumono dai primi mesi di vita, bevande diverse dal latte: «Energy Providing Liquids» (te, tisane, succhi di frutta, acque zuccherate!! ) la cui assunzione si associa ad un elevato rischio di ridurre assunzione di latte , aumento intake di alimenti solidi perciò aumento delle Kcal e rischio di sviluppo di obesità, diabete o sindrome metabolica
L’ESPGHAN raccomanda di promuovere l’intake di acqua come unica fonte supplementare di liquidi per il lattante.
Il consumo precoce di sale invece può essere causa di alterazioni delle pareti dei vasi, abitudine ad assumere cibi sapidi da adulto, aumento della pressione sistolica e rischio di pre-ipertensione indipendentemente dall’intake calorico e dall’intake di bevande zuccherate.
L’ OMS raccomanda di ridurre l’apporto di sale per il rischio di patologie CV secondo i LARN l’RDA di sodio nel secondo semestre di vita è pari a 0,4 g/die
Ecco alcune regole pratiche:
In pratica:
A 5 mesi iniziare a somministrare, con il cucchiaino, ¼ – ½ mela o pera grattugiata, con l’aggiunta di succo di limone o di arancia.
Nel caso il bambino non gradisca il sapore della mela o della pera grattugiata si può somministrare ½ – 1 vasetto di omogeneizzato di mela o pera. La frutta non sostituisce il pasto di latte, pertanto dopo essa somministrare il latte come al solito.
I restanti pasti saranno a base di latte.
Successivamente ( su indicazioni del Pediatra) sostituire 1 pasto di latte (quello del pranzo) con una MINESTRINA a base di brodo vegetale.
PREPARAZIONE DEL BRODO VEGETALE
In 1 litro di acqua SENZA SALE mettere a bollire per 1 ora e ½ (20 minuti se si usa la pentola a pressione) 1-2 carote e 1-2 patate. Dopo 15-20 giorni dall’inizio dello svezzamento aggiungere, a distanza di una settimana l’una dall’altra, altre verdure di stagione (lattuga, bietole, zucchini, zucca, fagiolini) nella quantità totale di 100-150 gr.
Il pomodoro è bene introdurlo dopo gli 8-9 mesi di vita del bambino.
6/7 mesi
A 6 mesi si possono aggiungere nella dieta prodotti contenenti glutinepresente in quattro cereali: grano, orzo, segalee avena, sotto forma di semolino di grano, crema multicereali, fiocchi di cereali, pastina. Sempre verso i 6 mesi si possono somministrare anche formaggi, dei quali da preferire è il Parmigiano. Altro alimento da poter introdurre verso i 7 mesi è lo yogurt.
Inoltre, verso i 7 mesi, si può introdurre il secondo pasto di minestra a CENA.
Dieta 8-9 mesi
In questo periodo possono essere introdotti nell’alimentazione i legumi, sia insieme ad altre verdure nel brodo vegetale, sia come piatto unico (es. pasta e lenticchie).
Verso gli 8 mesi compiuti introdurre il pesce, sia fresco che come omogeneizzato o liofilizzato, dando la preferenza alla sogliola, al rombo, alla trota e al salmone; il merluzzo, più allergizzante, è meglio introdurlo successivamente. Il pesce, in generale, andrebbe consumato almeno 2 volte alla settimana.
A 8 mesi e ½ – 9 mesi si può proporre al bambino del prosciutto cotto senza polifosfati, tritato nella minestrina.
A 9 mesi, nei bambini che non abbiano una familiarità per malattie allergiche, si può cominciare a somministrare il tuorlo d’uovo; l’albume sarà introdotto dopo l’anno di età.
Dieta 10-12 mesi
In questo periodo possono essere introdotti nell’alimentazione altri prodotti: il prosciutto crudo sgrassato, il brodo di carne e la pastina asciutta al sugo di pomodoro.
PREPARAZIONE DEL BRODO di CARNE
In mezzo litro di acqua (senza sale fino almeno ad 1 anno) mettere a bollire a fuoco basso, 150-200 gr. di carne magra (pollo, tacchino, vitello, manzo) fino a che il liquido si sia ridotto alla metà (1 ora e ½ – 2 ore); a piacere nell’acqua del brodo possono essere aggiunte anche alcune verdure (sedano, carota, patata, etc.). A cottura ultimata, dopo aver fatto freddare il brodo, togliere la pellicola di grasso che si sarà formata in superficie
Dieta 1-2 anni
A quest’età il bambino mangia quasi tutto e da questo momento in poi può essere avvicinato sempre più al tipo di cucina della famiglia.
E’ importante sottolineare che tutti questi passaggi devono assolutamente essere fatti insieme al proprio pediatra di fiducia che segue e monitorizza l’andamento della crescita di ogni bambino.