E’ da sempre nota la forte relazione tra alimentazione e salute del cavo orale, anche se le informazioni a riguardo spesso vengono trascurate. Mangiare o bere in maniera errata può scatenare l’insorgere di malattie orali di entità più o meno grave quali carie, gengiviti, parodontiti e può portare anche alla perdita dei denti, senza trascurare inoltre le innumerevoli problematiche fisiche e psicologiche legate ai disturbi alimentari. La dieta influenza notevolmente la salute orale perché alcuni alimenti sono acidi e possono erodere direttamente lo smalto (es: bibite gassate, agrumi), altri invece favoriscono la crescita dei microrganismi responsabili della carie a causa degli zuccheri aggiunti. I batteri infatti sono in grado di metabolizzare gli zuccheri ingeriti producendo acido lattico, che demineralizza lo smalto. È importante quindi evitare il più possibile il consumo di dolci fuori pasto, in particolare quelli con consistenza molle e appiccicaticcia (come merendine preconfezionate, , cioccolata in barattolo, caramelle gommose) che si attaccano ai denti più tenacemente e restano in bocca per tempi più prolungati. Questo non comporta la rinuncia assoluta a certi alimenti ma bisogna considerare che la frequenza di assunzione è più rilevante della quantità. È bene concentrare gli snack dolci in 2-3 momenti al massimo nell’arco della giornata, senza dare zuccheri in maniera continuativa perché questo crea un costante apporto di nutrimento ai batteri responsabili di carie e gengiviti.
Le mamme devono evitare assolutamente di intingere i succhiotti nel miele o far addormentare i piccoli con biberon a base di camomilla, latte o tisane zuccherate e insegnare ai loro bambini che l’ultima cosa che si fa prima delle nanna è lavare i denti. I denti vanno spazzolati dopo aver mangiato, ma non prima di 20 minuti dalla fine del pasto, con spazzolini morbidi e utilizzando dentifrici contenenti fluoruri che riducono la produzione di acidi e favoriscono la rimineralizzazione delle carie iniziali.